Non sempre siamo a conoscenza di quanto accade intorno a noi; la nostra visione del mondo, per ovvie ragioni, si limita alle scarne notizie date dagli organi ufficiali di stampa, a volte riesce ad andare oltre seguendo le informazioni fornite su Internet e approfondendo con l'ausilio di un buon libro.

In ogni caso, nonostante la buona volonta', spesso ci si scontra con immensi ostacoli, siano essi la cattiva informazione, i casi di Cover Up, e non ultime le politiche di regime, che tendono a filtrare le notizie attestandole su una linea diplomatica volta a prospettare una immagine non sempre veritiera di quanto accade tra i propri confini.

Una vasta operazione del genere e' stata da tempo portata avanti dalla Russia, con una particolare attenzione a quelli che erano gli affari diplomatici, militari e governativi.

In tal senso la ricerca ufologica ha subito notevoli danni, dovendosi affidare esclusivamente a fughe di notizie piu' o meno controllabili, oppure a semplici deduzioni che non sempre rispecchiavano chiaramente lo stato delle cose.

La recente apertura dei dossier russi sul tema Ufo ha portato una notevole abbondanza di notizie, molte delle quali richiedono comunque una attenta analisi e puntigliosi riscontri; su questo filone di ricerca proviamo a redigere una sorta di cronistoria di quello che e' stato lo scenario ufologico della Russia, aiutandoci in parte con i dossier, e mantenendo comunque l'attenzione su quelli che sono i fatti piu' importanti e con maggior riscontri.

 Antiche cronache:

 Nella vasta casistica di incontri e osservazioni anomale nell'antichita', anche la Russia riveste un ruolo importante; per secoli sono stati avvistati nel territorio oggetti misteriosi spiegati man mano come meteore, pianeti, stelle o semplici palloni metereologici, ma lo erano realmente tutti?

La prima osservazione importante da fare, e anche la prima anomalia che salta subito all'occhio scorrendo la storia degli avvistamenti oltre cortina nel tempo antico, riguarda il segreto imposto rispetto ad alcuni fascicoli e testimonianze.

Scorrendo l'elenco dei casi e comparandolo con le successive indagini, si nota subito come alcune notizie siano state tranquillamente lasciate nei polverosi archivi statali, mentre altre (avvenimenti accaduti in concomitanza, nello stesso periodo, oppure alcune ore dopo), siano state dichiarate off limits e depositate negli archivi segreti di Stato.

Iniziamo dagli ultimi documenti declassificati, che risalgono all'inizio del Diciannovesimo secolo, per notare subito una insolito metodo di classificazione: i fatti osservati il 26 dicembre del 1830, il 30 gennaio del 1844 e negli anni dal 1846 al 1847, sono tutti riuniti insieme, quasi esprimessero un unico comune denominatore, oppure, molto piu' semplicemente, fossero maggiormente interessanti rispetto ad altri classificati come semplici illusioni ottiche.

Il 26 dicembre del 1830 gli abitanti della citta' di Orenburg, osservavano alcuni strani fenomeni di luce nel cielo, fenomeni in seguito confermati dalla polizia locale e dai militari; altre relazioni simili, sia nella descrizione degli oggetti che nelle loro evoluzioni, sono datate 30 gennaio 1844 e nel periodo dal 1846 al 1847, tutte suffragate dalle testimonianze degli organi di polizia e dei militari che si trovavano in zona.

D'altra parte il territorio Russo non e' stato soltanto teatro di strani fenomeni celesti, ospita anche misteriose costruzioni ancora oggi in attesa di risposte plausibili intorno alla loro funzione e ai loro costruttori; a nord, vicino al circolo polare artico, antichi monumenti in pietra ricordano molto da vicino la misteriosa Stonehenge e, in parte, le piramidi egiziane, mentre di dimensioni molto piu' ridotte sono i famosi "Labirinti" del Mar Bianco, anche se per questo non meno enigmatici.

Costruzioni molto simili ai Labirinti russi sono state rinvenute in Egitto, in Cina e in Scandinavia, e tutte sono state teatro di numerosi avvistamenti Ufo.

Risultera' forse inverosimile leggere di Piramidi in Russia, eppure bastera' spostarsi nelle immediate vicinanze di Nakhodka, il principale porto russo in acque profonde chiuso agli stranieri dal 1950 al 1991.

Proprio vicino alla foce del fiume Partizanskaya sorgono due colline a forma piramidale, Sestra (dall'inglese Sister) e Brat (da Brother); Sestra e' alta 319 metri e anche se apparentemente sembra un ammasso di terra e pietre del tutto naturale, non bisogna dimenticare che la sua cima venne letteralmente asportata nel 1960 per lavori di costruzione.

Non soffermiamoci quindi sull'aspetto naturale del luogo ma analizziamone la storia; Vladimir Arseniey, antropologo e ricercatore, identifica proprio queste colline come il luogo di antichi culti, meta addirittura di veri e propri pellegrinaggi dalla Corea e dalla Cina, ricordando che la tradizione locale identifica le colline non come espressioni naturali ma luoghi di culto costruiti "molto tempo prima"; non a caso proprio vicino a Brat esiste una enorme e antica cava di pietra.

Altro mistero al quale abbiamo accennato e' la presenza di un monumento molto simile al piu' conosciuto sito di Stonehenge; il sito di Ryazan, in Russia, si affaccia sull'incrocio di due fiumi (Oka e Pronya), una zona percorsa anticamente da numerose culture e tradizioni.

Ilya Ahmedov, archeologo e ricercatore per conto del Museo di Storia della Russia, descrive un monumento con un diametro di quasi 23 metri, composto da un cerchio di pali in legno perfettamente distanziati tra loro; all'interno si trova un grande foro rettangolare con quattro misteriose scanalature ai lati.

Con molta probabilita' l'interno fungeva da osservatorio per il sorgere e il tramontare del sole; a riprova sono stati rinvenuti numerosi reperti rappresentanti delle piccole navi in ceramica con un foro al centro, decorate con un disegno a zig zag che ricorda i raggi del sole riflessi su un corso d'acqua.

Non dimentichiamo che la zona di Ryazan era gia' abitata durante il periodo del Bronzo e che il sito contiene, tutto intorno, delle tombe, proprio come Stonehenge.

La forma circolare, simbolo di continuita' ed eternita', si ricollega ai vari culti antichi della fertilita'.

Ma riprendiamo la nostra cronistoria.

 Gli Ufo del passato:

 Un curioso manoscritto conservato presso la Kazan University, racconta la strana storia di Yasha, un ragazzo avvicinato da uno strano essere mentre era intento a raccogliere delle bacche.

L'apparizione indossava abiti bianchi molto aderenti, quasi una seconda pelle, e indicava poco lontano uno strano oggetto dai riflessi metallici che nel manoscritto viene accostato ad un "gigantesco paiolo di rame".

La figura invito' Yasha a seguirlo e questi acconsenti' quasi come se la sua forza di volonta' fosse stata di colpa annullata; venne ritrovato tre anni dopo nello stesso luogo del suo "rapimento", estremamente confuso e senza alcuna memoria di quanto fosse accaduto in un periodo di tempo che giurava essere durato appena qualche ora.

Durante l'anno 921, il Califfo di Baghdad, Al Muktadir, invio' nel Medio Volga un cronista, Ibn Fadlan; di questo viaggio e' rimasta traccia nelle cronache redatte da quest'ultimo, soprattutto in riferimento ad un misterioso avvistamento avvenuto durante la prima notte di permanenza nel palazzo del Re dei Bulgari.

Poco prima del tramonto l'orizzonte divenne improvvisamente rosso, mentre un rumore assordante richiamo' l'attenzione dei vari testimoni; sollevati gli occhi al cielo, vennero osservate due "nuvole ardenti" in movimento che continuavano incessantemente a fondersi e separarsi tra loro. La descrizione del cronista si abbandona a questo punto ad immagini fantastiche, le uniche possibili per spiegare con la mentalita' del tempo cosa stava osservando; parla quindi di forme simili a cavalli all'interno delle nuvole, di esseri armati in lotta tra loro.

Per quanto questa situazione possa apparire irreale, stranamente, qualcosa del genere era gia' accaduta, con le stesse modalita'; circa quindi anni prima, infatti, il Principe Oleg, impegnato nella battaglia di Costantinopoli, ricevette l'inaspettato aiuto di "nuvole ardenti" con all'interno focosi cavalli!

Il caso piu' importante rimane pero' l'avvistamento avvenuto nel 1663 presso il distretto di Robozero, ampiamente documentato (gli atti investigativi sono conservati presso la Commissione Archeologica) e investigato da parte dei ricercatori russi, .

Questi i dettagli riferiti da Yuri Roszius, uno degli investigatori che ha maggiormente approfondito l'argomento: Ivan (Ivashko) Rzhevsky, il 15 agosto del 1663, tra le dieci e mezzogiorno, udi' un rumore assordante proveniente da un lago non molto lontano (ci troviamo nel distretto di Robozero, nella regione di Vologda, circa 80 miglia a sud ovest di Belozersk); il cielo era limpido nessuna traccia di foschia o altri elementi atmosferici in grado di falsare la visuale.

Sia Rzhevsky che i fedeli di una Chiesa poco distante, osservarono una enorme palla di fuoco di circa 45 metri di diametro dalla quale fuoriuscivano due raggi infuocati insieme a del fumo bluastro; l'insolita apparizione sembrava sospesa proprio sopra il lago e non si mosse anche quando una gran moltitudine di persone si diresse proprio verso la riva del bacino d'acqua.

Il fenomeno duro' pochi minuti, quindi l'oggetto si alzo' improvvisamente e inizio' a spostarsi in direzione ovest, aumentando sempre piu' la propria luminosita', fino a sparire completamente dal campo visivo dopo circa due ore.

Lo stesso fenomeno, con le stesse caratteristiche, ma tempi molto piu' brevi, si manifesto' ancora per due volte, ma questa volta l'oggetto penetro' l'acqua dirigendosi in fondo al lago. In quest'ultimo caso si registro' una notevole moria di pesci, molti dei quali vennero ritrovati letteralmente carbonizzati sulla riva.

Nonostante i vari tentativi di spiegazione, risulta evidente che non poteva trattarsi di un meteorite o di un fulmine; i vari racconti che descrivono un brusco aumento della luminosita' proprio durante la fase di inizio movimento dell'oggetto sembrano invece ricordare al classico aumento di spinta di un moderno motore a reazione.

Ma gli avvistamenti misteriosi non si fermano certo a queste poche testimonianze: il ricercatore Valentin Krapiva riferisce di un segno luminoso simile ad un serpente avvistato nel 1028 su tutto il territorio russo; l'insolita luce oscillo' nel cielo per oltre due giorni, cambiando repentinamente di colore e spostandosi con incredibile velocita'.

Successivamente, nel 1111, un "pilastro" di fuoco apparve nel cielo, accompagnato da un rumore assordante, mentre nel 1317, uno strano oggetto circolare sorvolo' per quasi una settimana la citta' di Tver, venne descritto come di un verde brillante e con tre raggi al centro che producevano fortissime luci rosse, puntando una a ovest e due verso est.

Nel mese di gennaio del 1319, durante la notte, su molte zone della Russia, numerosi testimoni osservarono dei pilastri ardenti molto simili a quello avvistato nel 1111, contornati da un fascio di luce accecante che sembrava descrivere un arco.

Tre oggetti apparvero in cielo il 14 giugno del 1403, grandi come il sole e caratterizzati da una forte luce che si alternava tra il verde e il blu, con dei raggi color porpora.

Gli oggetti si posero quasi in formazione formando un perfetto arco e rimasero visibili per oltre un'ora prima di sparire.

Nel 1880, infine, un gigantesco oggetto di forma sferica sorvolo' San Pietroburgo, accompagnato da due imbarcazioni identiche ma di dimensioni molto piu' ridotte.

Gli Ufo si muovevano senza produrre alcun rumore e rimasero visibili per circa tre minuti.

 Documenti segreti:

 La Russia, quindi, come del resto quasi tutti i paesi del mondo, non e' affatto nuova al fenomeno Ufo, cosi' come non e' nuova nell'osservare un rigoroso silenzio su particolari fenomeni che potrebbero turbare le conoscenze acquisite.

Vladimir N. Chernavin e' stato comandante della Marina Militare Sovietica dal 1985 al 1992, insignito delle piu' alte onorificenze e depositario di molti segreti che, sembra, oggi potrebbero finalmente essere rivelati.

Veniamo cosi' a conoscenza di numerosi incontri avvenuti tra la Marina Militare e misteriosi oggetti volanti, intenti soprattutto ad operare repentine immersioni in mare; questi incontri sono stati cosi' numerosi da far sentire il bisogno di istituire uno speciale gruppo di ricerca con l'obbligo di stendere rapporti settimanali a Chernavin.

Esaminando le informazioni rivelate dal Comandante e quelle fornite dall'ex capitano Vladimir Azhazha, rileviamo subito un dato particolarmente curioso: circa il cinquanta per cento degli avvistamenti Ufo sono in qualche modo legati al mare, mentre il quindici per cento si riferiscono ad un lago; inoltre, il quaranta per cento dei casi e' stato registrato nell'Oceano Atlantico, il sedici per cento nel Pacifico, e il dieci per cento nel Mediterraneo.

Proseguendo nella lettura si arriva alle varie testimonianze fornite dall'ex ammiraglio e comandante di sottomarini nucleari Yury Bektov, il quale riporta numerosi "incidenti" avvenuti nel tristemente famoso Triangolo delle Bermuda; ecco quanto testualmente riferito: "gli strumenti rilevarono piu' volte la presenza di oggetti materiali in movimento sottomarino alla velocita' di circa 400 chilometri orari; si tratta di una velocita' difficilmente raggiungibile sulla superficie, quasi impossibili sott'acqua ma facilmente ipotizzabile in aria".

A supporto di questa testimonianza, si riscontra quella dell'esperto navale Igor Barklay, il quale osserva che la maggior parte degli oggetti non identificati sono stati avvistati in acque profonde e in zone geografiche nelle quali e' presente una forte concentrazione di basi militari.

Nel 1982, una formazione di subacquei, con delle strane tute color argento, vennero avvistati ad una profondita' di circa cinquanta metri, tutti senza alcun tipo di respiratore visibile. Il loro inseguimento costo' la vita a tre persone.

Lo strano legame tra Ufo e oceano e' stato osservato anche dal capitano Vladimir Prikhodko, il quale ricorda che anche le forze navali americane sono state protagoniste di simili eventi, in special modo nella zona del Mar dei Carabi.

Il rapporto continua con le dichiarazioni del dottor Yuliy Platov, ricercatore presso l'Accademia delle Scienze di Mosca, e del colonnello Boris Sokolov del Ministero della Difesa; tralasciando l'ovvia negazione di un segreto apposto ai file riguardanti i casi di Ufo Crash e l'ipotetica "cattura" di creature aliene, i due relatori confermano comunque l'impossibilita' di classificare tutti i fenomeni registrati come manifestazioni naturali o semplici effetti ottici.

Esiste una percentuale significativa di fatti anomali che suggeriscono l'interferenza di forze extraterrestri nel nostro pianeta; questa la conclusione della relazione dopo circa tredici anni di analisi del fenomeno, anche se il termine Ufo viene molto spesso, forse troppo, sostituito con "fenomeni paranormali", lo stesso termine usato dai vari gruppi di ricerca per descrivere il loro lavoro. 

Segreti militari:

 Dalle affermazioni di Platov e Sokolov si evince facilmente quali siano state le motivazioni che hanno portato a secretare tutto il lavoro svolto dai ricercatori; esistendo un forte e fondato sospetto circa la presenza di fenomeni di natura extraterrestre, e studiandone la manifestazione, esisteva una forte possibilita' di venire in possesso di alcune scoperte molto importanti in ambito militare, in special modo per quanto riguarda gli studi sulla manovrabilita' aerea e sull'invisibilita' ai radar.

Una direttiva emanata dal Ministeri della Difesa sovietico nel gennaio del 1980, obbligava tutte le forze militari a riferire qualsiasi fatto inspiegabile o fenomeno straordinario, convertendo di fatto quasi tutto l'apparato militare in una rete di sensori per gli Ufo, oltre che realizzando un notevole risparmio in sede di risorse finanziarie.

Nel corso di piu' di un decennio, Platov e Sokolov vagliarono piu' di tremila segnalazioni ritenute valide rispetto all'enorme quantita' di dati raccolti, estrapolando circa 400 eventi fortemente sospetti di avere una connessione extraterrestre.

Ogni singolo avvistamento e ogni singola segnalazione vennero in pratica attentamente vagliati; circa il 10-12 per cento delle relazioni si riferivano ad avvistamenti effettuati in pieno oceano, ovvero di U.S.O. (Unidentified Submerged Object), un argomento del quale ci siamo gia' occupati in un articolo pubblicato proprio su questa rivista.

Vennero, in particolare, attenzionati gli avvenimenti del 3 giugno 1982 nel sud della Siberia e del 13 settembre dello stesso anno; nelle conclusioni relative ai due avvistamenti, pur parlando esplicitamente di palloni sonda, si registra una quota di rilevamento estremamente maggiore rispetto a quella prevista da un normale pallone prima della sua rottura.

In ogni caso, in entrambe le situazioni, scatto' l'allarme per l'intercettazione aerea, fatto che esclude definitivamente la presenza di palloni sonda.

Il caso piu' clamoroso rimane comunque quello registrato nel 1980 che porto' quasi ad innescare una guerra nucleare, e lo stesso accade il 5 ottobre del 1982 a Khmelitskiy, una base missilistica in Ucraina.

Le conclusioni dei vari rapporti si attestano comunque su un elemento comune, l'errore umano risulta in ogni caso il maggior responsabile di molti avvistamenti, cosa che tende fortemente a screditare l'ipotesi di una vita extraterrestre.

Si tratta ovviamente di conclusioni in netto contrasto con i casi riferiti, che non tengono conto, tra l'altro, del fatto che non esiste nei rapporti alcuna menzione ai casi di rapimenti alieni e agli esperimenti segreti militari.

Le conclusioni di Platov e Sokolov rasentano a questo punto l'assurdo: "non esistendo alcuna menzione che riguardi eventuali contatti con alieni o tentativi di rapimento, si puo' concludere che per qualche motivo il territorio Russo e' rimasto off limits per almeno 13 anni al passaggio di Ufo; visto quindi il lungo lasso di tempo si puo' concludere che l'ipotesi di una origine extraterrestre degli Ufo e' incoerente".

Quella che maggiormente colpisce e' di certo l'ultima frase, quasi si volesse far intendere che e' molto piu' probabile che gli avvistamenti riguardino segreti militari che non veri e propri Ufo, quasi un'ammissione tra le righe.

Cio' nonostante, nel 1991, nasce l'Ufology Research Center, un organismo di ricerca che ha raccolto una serie di dati impressionanti riguardo alle attivita' di possibile origine extraterrestre in Unione Sovietica.

Ritenere i due compilatori del rapporto dei debunker non sarebbe certo un gesto azzardato; il confronto tra le informazioni raccolte in Occidente, quelle trapelate e l'enorme mole di materiale cartaceo esistente, porta proprio a questa ipotesi; d'altra parte la ricerca ufologica in Russia trovo' notevoli resistenze governative fino al 1989, anno durante il quale Gorbaciov rimosse il divieto, ma relazioni come quella appena esposta lasciano intravedere una evidente volonta' di ritorno al passato.

Termen, Koroliov e il Cover Up Sovietico:

Nato nel 1896 e morto nel 1993, Lev Sergeyevich Termen, e' stato uno dei grandi pionieri dell'elettronica, ossessionato dall'idea di poter manipolare in qualche modo il tempo.

Trascorse molto del suo tempo in America, dove trovo' molti finanziamenti per i suoi progetti, tra i quali un prototipo del televisore a colori, ma il suo amore per l'elettronica venne bruscamente interrotto da un fatto che cambio' per sempre la sua vita.

Nel 1938 Theremin, nome con il quale era conosciuto negli Stati Uniti, viene rapito dal suo appartamento americano e riportato in Russia da parte di agenti legati al NKVD (i precursori del KGB). L'accusa e' quella di propaganda anti sovietica e gli vale l'internamento in un Gulag, oltre che la diffusione della falsa notizia della sua morte al fine di placare ogni velleita' di intervento occidentale in suo favore.

Ancora una volta la sua passione per l'elettronica gli viene incontro, i Russi riconoscono e apprezzano il suo talento, tanto da farlo lavorare ai loro progetti missilistici; non si tratta in realta' di un vero e proprio lavoro, tutto si svolge durante la sua detenzione, quasi fosse uno scienziato schiavo costretto a lavorare per il regime. Questa esperienza gli vale pero' un incontro estremamente importante.

Sergei Korolyov, scienziato e anche lui prigioniero, stringe un sodalizio con Theremin, e grazie anche alla realizzazione del primo microfono d'ascolto, le famose cimici moderne, quest'ultimo entra nelle grazie del Governo.

Korolyov dedico' la propria vita all'esplorazione dello spazio, progetto' gran parte dei sistemi tecnologici montati dai razzi dell'Unione Sovietica, venne arrestato nel 1938 e liberato nel 1944.

Molti degli scienziati prigionieri nei Gulag, lavoravano segretamente per il governo; progettavano veivoli, missili, sonde spaziali, il tutto in diretta concorrenza con l'America e nel tentativo di bruciare le tappe della ricerca spaziale.

Interessante la sua collaborazione con Georgy Grechko, il cosmonauta russo fautore dell'ipotesi extraterrestre e convinto assertore dell'ipotesi di forme di vita aliene oltre lo spazio.

Intorno alla fine degli anni 50, Korolyov collaboro' proprio con Grechko alla realizzazione della traiettoria balistica per la nave spaziale di MAR-I. Proprio in questo periodo avviene il rinvenimento di documenti relativi a Tunguska; Aleksej Molotov, geologo russo assassinato in 1995, dichiarava che era avvenuta una esplosione nucleare, e che le spedizioni investigative erano state autorizzate con molto ritardo rispetto alla cronologia degli eventi.

Questa dichiarazione era stata firmata da altri sette scienziati, ma i risultati di questa osservazione, stranamente, non appaiono nelle memorie di Grechko pubblicate nel 1989.

Malgrado Korolyov avesse consigliato una ricerca piu' approfondita su quello che tutti, unanimante, ritenevano un fenomeno provocato da fattori di natura sconosciuta, nessuno si mosse e nessuna autorizzazione arrivo' dall'autorita' centrale.

L'unica seria spedizione fu quella condotta dallo stesso Korolyov, sulla scorta della quale si convinse ancora di piu' della sua idea in merito al fenomeno Tunguska, ovvero della possibilita' di una nave non terrestre precipitata in seguito ad un errore di manovra o avaria.

Lo stesso Korolyov fu testimone di un avvistamento avviato nel 1962; si trattava di un oggetto a forma di disco nel centro di una nube a spirale.

Nonostante la chiusura da parte del Governo, ufficiosamente lo stesso Stalin si interesso' alle ricerche di  Korolyov; lo scienziato riferi' la sua convinzione sulla realta' del fenomeno, affermando che non vedeva alcun pericolo per la Russia e non credeva si trattasse di oggetti fabbricati negli USA.

Stalin confido' che erano in molti a pensarla allo stesso modo, ma esisteva anche la fondata possibilita' che alcuni rami dell'Esercito e dell'Aereonautica fossero coinvolti in qualche modo; accenno' quindi ad un coinvolgimento della Marina e all'ordine generale di tenere tutto sotto il massimo riserbo.

Successivamente altre ricerche ufficiose vennero condotte; Ron Varlamov dell'Istituto Tecnologico di Mosca rilevo' consistenti mutamenti chimici e fisici nel terreno teatro di atterraggi UFO, tra le sue scoperte piu' importanti da notare quella di due orologi al quarzo identici, uno ritrovato nel luogo dell'atterraggio, l'altro appena fuori, che registravano il tempo a velocita' diverse. Quello ritrovato sul luogo dell'atterraggio girava piu' veloce!

Varlamov si interesso' per primo anche dei famosi "capelli d'angelo" e annoto' come la vegetazione inaridisse attorno ai solchi lasciati dagli UFO ma diventasse estremamente rigogliosa tutto attorno.

Yuri Simakov scopri' cose interessanti in Siberia, dove rilevo' le prove di ben due atterraggi alieni; scopri' vermi microscopici nel terreno che pero' sono tipici del Messico e non esistono praticamente in nessuna parte dell'URSS.

In pratica la Russia, al periodo, aveva gia' un quadro completo dei Cover Up, sapeva benissimo degli incontri avvenuti tra astronavi aliene e cosmonauti durante le esplorazioni lunari, era al corrente che la Marina e le forze aeree USA posseggono materiale proveniente dagli UFO intercettati e sequestrati subito dopo la loro collisione con la terra.

Conclusione:

Quasi a voler dare controbattere alle conclusioni della Commissione Russa sugli Ufo, il 29 giugno 2009, nelle campagne di Krasnodar, una citta' di quasi 600.000 abitanti della Russia europea meridionale, e' apparso un misterioso pittogramma in un campo di grano.

Le forme geometricamente perfette, la piegatura delle spighe e vari riscontri analoghi a quelli pervenuti da alcuni crop circe inglesi, sembrano escludere l'ipotesi di uno scherzo di cattivo gusto.

Qualcuno ha voluto prendersi gioco della Commissione, oppure anche gli Ufo non sono riusciti piu' a reggere una tale dose di scetticismo e reticenze?

Fonti:

Pravda

Russia Today

www.signsmagazine.org