" Monte Sicuro".
Negli anni '30 il tedesco Otto Rahn,
colonnello delle SS e autore di Crusade contre le Graale La Cour de Lucifer,
intraprese alcuni scavi a Montse'gur e in altre fortezze catare con l'appoggio
del filosofo nazista Alfred Rosenberg, portavoce del Partito e amico personale
di Hitler: l'episodio forni' al romanziere Pierre Benoit, gia' autore del celebre
L'Atlantide, lo spunto per il romanzo Monsalvat.
Sull'attuale nascondiglio del Graal esistono altre teorie, se possibile ancor piu'
fantasiose.
Il Graal si trova a Torino.
Importato forse dai pellegrini che si spostavano per l'Europa durante il Medioevo o forse dai Savoia insieme alla Sacra Sindone, il Graal sarebbe giunto
nel capoluogo piemontese; le statue del sagrato del tempio della Gran Madre di
Dio, sulle rive del Po, indicano, a chi e' in grado di comprenderne la complessa
simbologia, il nascondiglio della Coppa.
Il Graal si trova a Bari.
Nel 1087, un gruppo di mercanti porto' a Bari dalla Turchia le spoglie di San
Nicola, e in loro onore venne edificata una basilica. In realta' la traslazione
del Santo era solo la copertura di un ritrovamento ben piu' importante, quello
del Graal. I mercanti erano in realta' cavalieri in missione segreta per conto
di Papa Gregorio VII. Il Pontefice era al corrente del potere del Calice, ma non
intendeva pubblicizzare la sua ricerca, ne' l'eventuale ritrovamento, in quanto
esso era un oggetto pagano, o comunque il simbolo di una religione ancor piu'
universale di quella cattolica. Gli premeva di recuperarlo da Sarraz in quanto
temeva che la sua presenza sul suolo turco avrebbe aiutato i Saraceni (in questo
caso i Turchi Selgiuchidi) nella loro espansione ai danni dell'Impero Bizantino
e avrebbe nociuto al programmato intervento di forze cristiane in Terra Santa a
difesa dei pellegrini. Non e' dato di sapere dove si trovava la coppa (che,
forse, era passata per le mani di San Nicola nel VI secolo, e che gli avrebbe
conferito la fama di dispensatore d'abbondanza) e chi comando' la spedizione;
sta di fatto che, in una chiesa sconsacrata di Myra, i cavalieri prelevarono
anche alcune ossa, poi ufficialmente identificate come quelle del Santo. Il
recupero delle spoglie giustifico' la spedizione in Turchia e l'edificazione di
una basilica a Bari; la scelta di custodire il Graal in quella citta' anziche' a
Roma fu determinata da due motivi: da li' si sarebbero imbarcati i cavalieri per
la Terra Santa (la prima crociata fu bandita sei anni dopo il ritrovamento) e il
Graal avrebbe riversato su di loro i suoi benefici effetti; in piu' la sua
presenza avrebbe protetto Roberto il Guiscardo, Re normanno di Puglie,
principale alleato del Papa nella lotta contro Enrico IV. A ricordo
dell'avvenimento, sul portale della cattedrale (edificata parecchi anni prima
della divulgazione della "Materia di Bretagna") si trova l'immagine di
Re Artu' e un'indicazione stilizzata del nascondiglio; la tomba di San Nicola
continua a emanare un liquido chiamato "manna" che, oltre a essere
altamente nutritivo, come il Graal guarisce da ogni male.
La natura del Graal.
Vale la pena, a questo punto, di tracciare un sunto delle caratteristiche del Graal descritte dal canone e dalle tradizioni celtiche fino al momento in cui esso raggiunge l'Inghilterra.
-Il Graal e' un oggetto materiale e spirituale insieme. Non si conosce esattamente la sua natura: forse e' una pietra, forse e' un libro, forse un contenitore; e' certo che permette di abbeverarsi (l'ultima cena), ma vi si puo' anche versare qualcosa (il sangue di Cristo crocefisso). Puo' guarire le ferite, dona una vita lunghissima, garantisce l'abbondanza, trasmette e garantisce la conoscenza, ma e' anche dotato di poteri terribili e devastanti. La tradizione sull'esistenza di un oggetto con questi poteri e' antichissima e diffusa in una vasta zona dell'Asia, del Nord Africa e dell'Europa; il Graal e' forse stato identificato con nomi diversi (la "Lampada di Aladino", il "Vello d'Oro", l'"Arca dell'Alleanza", la coppa "Amonga" dei Sarmatiani del Caucaso). In qualche modo ignoto Gesu' ne e' entrato in possesso. Le varie leggende a proposito del Graal (Tuatha De Danaan, Smeraldo di Lucifero, Occhio di Shiva, eccetera) concordano nel conferirgli un'origine ultraterrena. Basandosi su questi capisaldi, molti commentatori hanno dedotto la vera natura del Graal. Nell'interpretazione piu' realistica, e' una favolosa invenzione letteraria stimolata da miti antecedenti, attecchita su un terreno particolarmente fertile e arricchita di nuovi particolari da successive generazioni di autori; in quella piu' materialistica e' semplicemente la coppa dell'ultima cena, preziosissimo oggetto di antiquariato. Per gli antropologi e' un corpus di dottrine elaborato attraverso i secoli ("vi ci si puo' abbeverare e vi ci si puo' versare"), forse supportato fisicamente da un testo scritto. Per la tradizione cristiana, il Graal rappresenta l'evangelizzazione del mondo barbaro, operata dai missionari (Giuseppe d'Arimatea), stroncata dalle persecuzioni e ripresa da un gruppo di uomini di buona volonta' guidati da un sacerdote (Merlino), o, ancora, la cacciata dall'Eden (il Wasteland) e la successiva redenzione grazie all'intervento di Gesu'. Per gli esoteristi Rene' Guenon e Julius Evola il Graal e' il cuore di Cristo, potente simbolo della Religione Primordiale praticata ad Agharti, di cui Gesu' sarebbe stato un esponente; per gli alchimisti rappresenta la conoscenza, e la sua ricerca equivale a quella della Pietra Filosofale o dell'Elisir di lunga vita. Per Carl Gustav Jung e' un archetipo dell'inconscio; per Jesse Weston e' un simbolo sessuale e di fertilita'; per Walter Stein, autore di The Ninth Century and the Holy Grail, il Graal e' connaturato con l'intero pianeta: un generatore di energia spirituale, ma anche politica e socioeconomica. Per Rudolf Steiner e' "il simbolo degli eventi dell'epoca primitiva percepiti dalla sensibilita' dell'animo"; quando, nel 1913, progetto' l'edificio chiamato Gotheanum, il filosofo tedesco intese realizzare un nuovo "Castello del Graal". Per Adolf Hitler e' uno strumento magico con cui ottenere il potere assoluto; per gli autori di romanzi di fantascienza e per i fautori dell' Ipotesi extraterrestre e' un'apparecchiatura proveniente dallo spazio, o qualcosa che ha a che vedere con i terribili poteri della fusione nucleare. E, per i giornalisti Michael Baigent, Richard Leigh e Henry Lincoln e' ancora un'altra cosa... Linea di sangue Una delle possibili etimologie di Graal comprende l'attributo "San": "San Graal" sarebbe l'errata trascrizione di "Sang Real", ovvero "Sangue Reale". Il sangue e', evidentemente, quello di Cristo contenuto nella coppa, ma per altri commentatori il termine sangue designa una dinastia (per Dion Fortune, quella dei sacerdoti di Atlantide). La stirpe di cui i ricercatori Baigent, Leigh e Lincoln hanno scoperto l'esistenza dopo un'appassionata ricerca e' quella di Gesu'. Salvatosi dalla crocifissione, il Redentore avrebbe generato dei figli, da cui sarebbe nata la dinastia francese dei Merovingi. L'ipotesi, descritta in The Holy Blood and the Holy Grail (Il mistero del Graal, 1982), non si ferma qui. Certe misteriose carte rinvenute nel 1892 dal parroco Berenger Saunie're nell'altare della chiesa di Rennes-Le-Chateau sarebbero state il punto di partenza per il ritrovamento di altri documenti, i quali proverebbero che, lungi dall'essersi estinti nel 751, i Merovingi (e quindi gli eredi diretti di Cristo) sono ancora tra noi, accuratamente protetti da un'antica societa' iniziatica denominata il "Priorato di Sion", il cui scopo e' ripristinare la monarchia al momento opportuno. Come i "Superiori Sconosciuti" di Agharti, i membri del Priorato - di cui sono stati Gran Maestri, tra gli altri, Nicolas Flamel, Leonardo da Vinci, Ferrante Gonzaga, Robert Fludd, Victor Hugo, Claude Debussy, Jean Cocteau - costituiscono una "Sinarchia", o governo occulto, che, ormai da quasi un millennio, influisce sulle scelte (politiche o d'altro genere) dei governi ufficiali. Purtroppo - fanno rilevare Baigent, Leigh e Lincoln nel seguito di The Holy Blood and the Holy Grail, intitolato The Messianic Legacy (L'eredita' messianica, 1986) - negli ultimi tempi il "Priorato" si e' parzialmente corrotto e alcune sue frange mantengono stretti contatti con la Mafia, la P2 e alcuni uomini politici italiani.i.